Articolo

Forse ne avrete sentito parlare di Rivello in provincia di Potenza e della Contrada del  Sovereto.

Rivello – Terlizzi km 236

Rivello – Potenza Km 104

Rivello – Salerno Km 134

Una piacevole gita fuori porta per incontrare la comunità di Rivello (PZ).

La seconda domenica di luglio in questa cittadina si festeggia Maria SS del Sovereto.

Nei primi anni dell’800 il calderaio Pasquale Priante, esperto nella lavorazione del rame e venditore alla fiera di San Marco del sovero a Terlizzi, dopo un grave malore sulla via del ritorno, fa voto alla Vergine di edificare in suo onore un santuario al suo paese natale Rivello se aiutato a superare il momento di difficoltà e in grado di rientrare sano e salvo tra i suoi. Si salva ed erige quanto promesso.

Ancora oggi, da quell’anno, si venera Maria SS del Sovereto.

Ricordate il libro di don Michele Cipriani? Rispolveriamo quanto riportato sulla cittadina di Rivello e del Pasquale Priante che fece voto alla nostra amatissima Maria SS di Sovereto.

Dal libro: “Conversazioni diurne sotto il cielo di Sovereto“

DA RIVELLO A BROOKLIN
Consideriamo un altro versante storico-geografico. Sappiamo che il culto alla Madonna di Sovereto ha varcato nell’Ottocento le mura cittadine per espandersi in Italia e all’estero…

Un voto è all’origine della venerazione alla Madonna di Sovereto in una contrada del Comune di Rivello, provincia di Potenza. Nei primi decenni dell’Ottocento, il calderaio Pasquale Priante, esperto nella lavorazione del rame e venditore alla fiera di san Marco, che era a Soveremo il 23 aprile e nei giorni seguenti, colto da improvviso e grave malore sulla via del ritorno, fa voto alla Vergine di edificarle un santuario se aiutato a superare il momento di difficoltà e in grado di rientrare sano e salvo tra i suoi. La grazia viene concessa e il ramaio scioglie il voto erigendo un santuario di non grandi dimensioni, a pochi chilometri dal suo luogo di residenza, quasi a imitare la distanza fra Terlizzi e la sua frazione. Dota il tempietto di un campo di ulivi adiacente, per ricavare la rendita necessaria alla manutenzione, oltre che l’olio per alimentare la lampada che desidera far ardere in perperuo. Con atto notarile stabilisce, inoltre, che chiunque si Fosse recaro nel santuario per venerare la Madonna nel giorno dì festa, la seconda domenica di luglio, sarebbe stato rifocillato e ospitato a sue spese. La chiesetta viene ultimata nel 1821, come ricorda la lapide posta all’ingresso, e la crescente devozione induce a mutare il nome della localirà da “piano del pignatato”, per la presenza di fornaci atte alla produzione di vasellame, in Sovereto, come ancora oggi indicato.
Hai mai visitato la chiesetta?

Certo. Il santuario é ad aula semplice e custodisce l’immagine scultorea della Vergine, intagliata in legno da un bravo artigiano del luogo. Riproduce abilmente l’Icona della Madonna di Sovereto, desunta da un’immagine popolare d’epoca, forse offerta dal Priante all’artista di riferimento. La Madonna è a mezzo busto, su un candido nimbo. indica con la destra il bambino Gesù, come nell’Icona venerata a Terlizzi. Ai suoi piedi il pastore inginocchiato, nell’atto di scoprirsi il capo, e la pecora che rinviene l’icona nella grotta: pastore e pecora artorniari da piccoli edifici che rinviano alla chiesa e al villaggio, di Sovereto.

Le foto sono per gli amici del web.

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