Il discorso conclusivo affidato al socio Giacomo Angarano

Siamo giunti alla conclusione di questo concorso fotografico denominato “Attimi di festa”, anche questo è un modo assolutamente speciale per celebrare la nostra tanto amata e orgogliosamente decantata FESTA, dedicata all’adorata Patrona, la Vergine Maria SS di Sovereto, che ogni anno, a partire dal 16 aprile celebriamo con devozione e solenne partecipazione.
E’ un’idea già studiata e pensata da qualche anno e che, dopo qualche avversità, siamo riusciti a concretizzare anche grazie a voi gentilissimi partecipanti del concorso, amatori, appassionati, devoti custodi di questa tradizione che si perde nella notte dei tempi.

Attimi di festa:  raccontare uno scorcio, un vissuto, un attimo appunto,  che si ferma nella nostra mente e ci catapulta indietro negli anni, quando bambini, stringevamo la mano dei nostri nonni magari, dei nostri genitori e restavamo sorpresi o quasi impauriti dalle grida di pianto e dagli spintoni dopo i colpi sordi delle 14 di un pomeriggio di aprile spesso pieno di sole, dal tintinnio degli ori che adornano il tempietto argenteo della Sacra Icona, dalla grandiosità del carro, dallo sguardo severo dei buoi;

restavamo a bocca aperta davanti all’accensione delle splendide luminarie che rendevano la nostra città quasi una “bomboniera”, il suono della banda che impregnava l’area di festa, la maestosità della cassa armonica, il ritrovarsi in famiglia con parenti che vivevano al nord e che spesso ascoltandoli parlare per strada qualcuno esclamava “o sì, hann vneut  le  ciaunè”, il gelato, le bancarelle la carne arrostita.

Questi sono i momenti che abbiamo immortalato, bloccato, a ricordo di quegli “attimi” di una festa attesa quanto il natale, che non porta doni, ma riaccende in noi ricordi di persone care che non ci sono più ma che rivivono nello sguardo tenero di quella icona che da mille anni sorride benevola a questa terra, quella Madonna nera ritrovata nella terra e che ogni anno il nostro popolo porta in trionfo tributandole un solennità entusiasmante, grandiosa e spettacolare.
Questo entusiasmo, questa forza, questo tributo di fede e di folklore la nostra associazione “Festa Maggiore – Terlizzi” ha deciso di conservare, di difendere, di tramandare di custodire con testarda gelosia affinché non vada perduta, se ne diffonda la conoscenza, lo studio approfondito per il fine di conoscerne la valenza e il valore affettivo.

Attraverso gli scatti riusciamo a rivivere quei momenti, quegli attimi di un rito che si rinnoverà, che attendiamo con ansia perchè questo noi lo abbiamo capito!
Abbiamo visto e percepito nei tanti visitatori in questi giorni, la partecipazione, che attraverso i loro occhi pieni di gioia nel rivedere quelle immagini tanto care, ci hanno spronato ad andare avanti, a non mollare, ad organizzare altri eventi belli quanto questo.
La nostra Festa è innanzi tutto un tributo, è l’apoteosi della fede, ma anche un rito antichissimo che ci lega indissolubilmente al passato attraverso la tradizione che dobbiamo tutelare e proteggere affinchè non vada deturpata o cambiata radicalmente, ma rinnovata anno per anno.
Da parte nostra crediamo che questa manifestazione possa crescere nel corso degli anni, per aumentare il nostro entusiasmo e quello della nostra città che, come visto in questi giorni, ha tutta la voglia di continuare a rivivere il proprio passato, per cercare di tramandarlo con la stessa passione alle generazioni future.
Per tale motivo ringrazio chi ci ha dato l’opportunità di essere qui stasera e di poter premiare la testimonianza di chi vede la festa con occhi interiori, in maniera soggettiva per rendere bello un pezzo del proprio vissuto, un attimo di festa condiviso e carico di tanto significato.
Grazie a tutti.

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